“Sono anni in cui il mostro è diventato nostro amico.
Prima scappavo via, ho viaggiato per andarmene lontano, per cercare un posto dove non mi trovasse, dove mi lasciasse in pace. Ma poi ho capito che il mostro ero io, o meglio, è una parte di me. E che senza l’amicizia con me stesso, non c’era possibilità di pace, di stare bene, ma solo paura, e solitudine. Così mi sono accorto che il mostro è un amico, e mi accompagna lungo la strada.
Non si può scappare da sé stessi.
D’altro canto, l’amicizia con sé è possibile solo dentro un abbraccio, di qualcuno che ti dice che vai bene così, con quei pregi e quei difetti. Se ti abbandoni a quell’abbraccio, il mostro diventa un vero amico, con cui puoi ridere di tutti i tuoi casini – che poi sono anche i suoi.”